Ger 11,18-20
Il Signore me lo ha manifestato e io l’ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l’albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome».
Signore degli eserciti, giusto giudice,
che provi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa.
Si tratta di una delle ≪lamentazioni di Geremia≫, profeta che predica nel regno di Giuda nei difficili anni che precedono l’esilio babilonese (si ricordi quanto detto qui).
La persecuzione di cui è fatto oggetto fa soffrire molto Geremia. Sarà persino messo in carcere. Il suo lamento è uno sfogo più che giustificato, persino nel suo tono crudo. Ma ha da insegnare molto: non è indirizzato, infatti, alla volta dei suoi aguzzini, ma rivolto verso Dio. Geremia fa uscire tutta la sua amarezza e la sua rabbia, che sono colme, ma lo fa rimettendo la propria causa a Dio. Il che sortisce tre effetti. Il primo: non è abbandonata la giustizia (Geremia non si arrende). Secondo: sa che Dio, che è giusto, interverrà per risanare l’ingiustizia subita dall’innocente. Terzo: Geremia lascia che sia Dio ad intervenire, come giusto giudice. Evitando di scadere al livello dei suoi persecutori, egli sa che Dio può agire per ripristinare la giustizia in modi inaspettati, che senza lasciare correre nulla, possono portare salvezza per tutti. Come non ricordare l’incontro di Gesù con Pietro dopo la risurrezione (Gv 21,15-23)?
d. Fabrizio
Rimettere nelle mani di Dio l’ultima parola, il giudizio, è cosa saggia.
Chiediamo al Signore di affidarci a Lui incondizionatamente, accettando il Suo disegno, noi siamo una piccola cosa…Ma chiediamo di essere strumento per arrivare alla salvezza di tutti, con Lui al nostro fianco nulla sarà impossibile.
In questo periodo forse la gente è arrabbiata x questa situazione facendosi mille domande come è potuto succedere e di chi può essere la colpa di questo virus.Io mi chiedo solo adesso che il problema tocca tutto il mondo allora ci preoccupiamo ? Da sempre nei paesi poveri la gente muore di fame di malattia ( Africa,America latina ecc),dovera il nostro grido di aiuto x gli altri? Tutto questo ci farà riflettere?